Roberto Pugliese
Equilibrium metal, Plexiglas, motors, electronic circuits, wall installation
dimensions variable.
2011
The work is focused on the development of the phenomenon of acoustic feedback (Larsen effect) in the three-dimensional space in which mobile devices operate. Supports made of plexiglass in an L shaped form are fixed on a wall. On each support an arm is fixed and a microphone is placed on the horizontal part of each arm, and an audio cone on the vertical part. The audio cones are all of different sizes and powers. When a microphone is located in the vicinity of a cone it induces the system to go into feedback mode bringing it to the saturation of the signal, and subsequently to breaking point.. Since each speaker has a specific resonance, due to his physical shape and to the material it is made of, the Larsen effect is different for each micro system microphone / cone. Software developed by the artist places the robotic arms in the space in a dynamic manner thus controlling the distance from the speakers to prevent the system from going into saturation. In this way, each micro system seeks - without finding it –its own equilibrium, which is physically impossible to obtain. The Larsen effect, usually perceived as an annoying error, becomes the driving force behind the work. The spasmodic search for the equilibrium creates a dynamic effect acoustic and visual, obsessively changing, which is expressed in a structured and iridescent carpet of sound.
* The Larsen effect (named after the physicist Søren Larsen Absalon who first discovered the principle), also known as acoustic feedback, is the typical shrill whistle that develops when the sounds emitted from a loudspeaker is received back with sufficient "power booster" by a microphone (or pickup of any electric musical instrument, like a guitar or bass) and sent it back to the same speaker, in a closed circuit. The effect is usually triggered when the microphone is too close to the speaker and captures the frequency emitted by the latter, at any given time stronger than the other, which is then amplified and reproduced, in turn, with gradually increasing amplitude, virtually unlimited, except for the fact that the amplifier goes into saturation.
We thank Ing. Walter Pugliese for technical contribution to the realization of the work.
Photos by Thomas Nitz
Roberto Pugliese
Equilibrium, metallo, plexiglass, motori, circuiti elettronici, installazione a parete, dimensioni variabili.
2011
Il lavoro è incentrati sullo sviluppo del fenomeno del feedback acustico (l’effetto Larsen)i in uno spazio tridimensionale in cui operano dei dispositivi mobili. Su una parete sono disposti – ancorati al muro – dei supporti di plexiglass a forma di L. Ad ogni supporto é fissato un braccio dotato di microfono sulla parte orizzontale, ed un cono audio sulla parte verticale. I coni audio sui vari supporti sono tutti di misure e potenze differenti. Quando un microfono si trova nelle vicinanze del cono induce il sistema ad andare in feedback portandolo alla saturazione del segnale e successivamente, alla rottura. Dato che ogni speaker ha una sua specifica risonanza, dovuta alla sua conformazione fisica ed ai
materiali di cui è costituito, l’effetto Larsen risulta differente per ogni micro sistema microfono/cono. Un software messo a punto dall’artista dispone così i bracci robotici nello spazio in maniera dinamica gestendone la distanza dagli speaker, evitando che il sistema vada in saturazione. In questo modo ogni micro sistema cerca – senza trovarlo – il proprio equilibrio, che fisicamente è impossibile da ottenere. L’effetto Larsen, solitamente percepito come un errore fastidioso, diventa così l’elemento propulsore dell’opera. La ricerca spasmodica dell’equilibrio crea un effetto acustico e visivo dinamico, ossessivamente mutevole, che si concretizza in un tappeto sonoro articolato e cangiante.
«L'effetto Larsen (dal nome del fisico Søren Absalon Larsen che per primo ne scoprì il principio), detto anche feedback acustico, è il tipico fischio stridente che si sviluppa quando i suoni emessi da un altoparlante ritornano ad essere captati con sufficiente potenza di innesco da un microfono (o dal pick-up di un qualsiasi
strumento musicale elettrico, come una chitarra o un basso) e da questo rimandato al medesimo altoparlante, in un circuito chiuso. L'effetto si innesca solitamente quando il microfono è troppo vicino all'altoparlante e capta una frequenza emessa da quest'ultimo, in un dato momento più forte delle altre, che quindi viene amplificata e riprodotta a sua volta con ampiezza via via crescente, virtualmente illimitata, se non fosse che l'amplificatore va in saturazione», Wikipedia.
Si ringrazia l’Ing. Walter Pugliese per il contributo tecnico alla realizzazione dell’opera.
Photos by Thomas Nitz