My research draws its energy mainly from two tendencies in art, sound art and that of the kinetic and programmed art .Using mechanical equipments driven by software that interact with the surrounding environment and the user, I intend to examine new points of research to the phenomena attached to sound, analysis of the processes that use the human psyche structures to differentiate natural from artificial ones (both acoustic and visual), on the relationship between man and technology and the relationship between art and technology, giving a role no less important to the visual aspect. The sound then becomes both the object of research, of acoustic and visual means of expression, vital energy that animates the inanimate, to guide the investigation and stimulate the psyche and the human perception. The idea of ​​creating an active relationship between work and user drives me to create dimensions in which the sound is moving, creating different perspectives sound for the listener. The art comes from a two-dimensional reality to create real sound and or visual settings. In this way the user is totally immersed in the perceptual worlds that accompany him in a sensorial experience.


La mia ricerca trae energia principalmente da due correnti artistiche, quella della sound art e quella dell’arte cinetica e programmata. Servendomi dell’utilizzo di apparecchiature meccaniche pilotate da software che interagiscono tra di loro, con l’ambiente che le circonda e con il fruitore, intendo esaminare nuovi punti di ricerca su fenomeni legati al suono, sull’analisi dei processi che la psiche umana utilizza per differenziare strutture di origine naturale da quelle artificiali(sia acustiche che visive), sul rapporto tra uomo e tecnologia e sul rapporto tra arte e tecnologia, dando un ruolo non di secondaria importanza all’aspetto visivo. Il suono diventa quindi sia oggetto di ricerca, sia mezzo di espressione acustica e visiva, energia vitale che anima l’inanimato, guida per analizzare e stimolare la psiche e la percezione umana. L’idea di creare un rapporto attivo tra opera e fruitore, mi spinge a dare vita anche dimensioni nelle quali è il suono a muoversi, realizzando diverse prospettive sonore per l’ascoltatore. L’arte esce da una realtà bidimensionale per dare vita a delle vere e proprie ambientazioni sonore e o visive. In questo modo il fruitore viene immerso totalmente in mondi percettivi che lo accompagnano nell’esperienza sensoriale.